Presentazione

Le parole sono uno dei mezzi con cui avviene la nostra comunicazione, aiutandoci sia a relazionarci con altri individui che a dare nomi ad oggetti, animali umani e non umani; attraverso l’importanza e la significanza che diamo a questi, riusciamo ad interpretare la realtà che viviamo.
In tal modo, le parole vengono classificate e memorizzate, consentendo lo sviluppo di un linguaggio; questo permette di fare distinzioni attraverso due operazioni come la generalizzazione e la particolarizzazione, ovvero quelle capacità dell’individuo di analizzare sia i tratti comuni che le differenze (grandi o piccole che siano) delle cose.
Queste due operazioni stanno alla base di una complessa capacità classificatoria e relazionale tra le cose, dando all’individuo il maggior numero di informazioni utili.
Il linguaggio, quindi, non sarà mai neutro,in quanto influenzato dalla nostra visione del mondo, dalla nostra sensibilità e dal nostro approccio alla realtà.
In un contesto come quello che viviamo nella società odierna, le parole e il linguaggio assumono un significato di oppressione e dominio tra animali umani stessi e, soprattutto, verso gli animali non umani.
Lo specismo, il sessismo, il razzismo e il classismo sono le basi su cui si poggia l’attuale assetto socio-economico.
Ed è per questo che come soggettività anarchiche riteniamo che sia inconciliabile e intollerabile; ed è per questo che ci affideremo alle parole e ad un linguaggio di sovversione allo stato di cose presenti.
Le parole sono una delle tante forme di lotta anarchiche con cui daremo forma alle analisi, alle critiche e agli argomenti su cui discutere, riflettere ed interrogarci.
La scelta di prendere le capre nere è per risaltare il nostro essere anarchicu e sovvertire sia la denigrazione culturale-religiosa che la domesticazione e macellazione millenaria di questi animali non umani.